I cambiamenti climatici non sono da tempo argomento di dispute scientifiche ma una realtà di cui tutti noi possiamo già avere una esperienza diretta. Vi è un consenso non solo scientifico ma anche politico che occorre contrastarli per evitare effetti drammatici a livello dell’intero pianeta, riducendo drasticamente le emissioni di anidride carbonica in atmosfera, sino a portarle a zero alla fine di questo secolo. Cosa non semplice se si tiene conto che la gran parte di quelle di origine antropica sono dovute alla produzione di energia con i combustibili fossili (carbone, gas e petrolio), che il benessere in molti paesi si basa sulla disponibilità di energia in grande quantità ed a prezzi sufficientemente bassi e che la popolazione mondiale aumenterà del 25 % entro il 2050. L’entità del problema è dunque enorme e molti studi condotti da organismi ed organizzazioni internazionali hanno dimostrato che non esiste al mondo una unica tecnica che da sola possa conseguire la necessaria riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera.. Tra le azioni più rilevanti vi sono l’aumento della efficienza energetica (cioè non sprecare energia) e la progressiva sostituzione dei combustibili fossili con energie rinnovabili (solare, eolica, idroeletrica).
Gli stessi studi dimostrano, attraverso l’ analisi di “scenari futuri” plausibili, che tali azioni non saranno sufficienti, ma che si dovrà fare un ampio uso di tecniche CCUS (CO2 Capture, Use and Storage), cioè di confinamento stabile in formazioni geologiche profonde della parte di CO2 che comunque verrà prodotta da impianti industriali, ad esempio acciaierie e cementifici, indispensabili anche per costruire pannelli solari e torre eoliche.
Tutte le competenze vanno dispiegate ed è per questo che centri di ricerca ed aziende devono contribuire assieme nei diversi settori di competenza. I membri del CO2 Club intendono anch’essi contribuire, non perchè credono che le tecniche CCUS da sole possano risolvere il problema, ma perchè sono quelle che richiedono le competenze tecniche e scientifiche che i membri sviluppano nelle loro attività abituali.
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