I cambiamenti climatici che stanno investendo il nostro Pianeta sono conseguenza di un progressivo riscaldamento globale.
L’attuale temperatura media mondiale è più alta di 0,85ºC rispetto ai livelli della fine del 19° secolo. Ciascuno degli ultimi tre decenni è stato più caldo dei precedenti decenni, da quando sono iniziate le prime rilevazioni nel 1850.
Gli ultimi quattro anni sono i più caldi registrati dal 1880. Il 2016 è il primo e il 2017 è il terzo. A fare il punto sull’anno climatico 2017 è, al solito, la NOAA, l’autorevole agenzia americana per atmosfera e oceani, che ha rilasciato il suo rapporto annuale.
Negli gli ultimi 150 anni la comunità scientifica ha cominciato ad accostare il clima alla parola cambiamento o mutamento riferendosi non più a cambiamenti naturali, ma dovuti all’azione dell’uomo. In particolare secondo l’Intergovernmental Panel on ClimateChange, “Oggi il riscaldamento del sistema climatico è inequivocabile, e, dal 1950, molti dei cambiamenti osservati sono senza precedenti. L’atmosfera e gli oceani si sono riscaldati, la massa di neve e ghiaccio è diminuita, il livello del mare è aumentato, e soprattutto sono aumentate le concentrazioni di gas ad effetto serra”. Per questo il cambiamento climatico rappresenta una delle maggiori sfide che l’umanità dovrà affrontare nei prossimi anni.
Un aumento di 2ºC rispetto alla temperatura dell’era preindustriale viene considerato dagli scienziati come la soglia oltre la quale vi è un rischio di gran lunga maggiore che si verifichino mutamenti ambientali pericolosi e potenzialmente catastrofici a livello mondiale. Per questo motivo, la comunità internazionale ha riconosciuto, con l’accordo di Parigi, sottoscritto nel dicembre 2015 durante il COP21 della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) la necessità di limitare l’incremento del riscaldamento globale a meno di 2 gradi Celsius (°C) rispetto ai livelli pre-industriali. L’accordo prevede un’emissione antropica di gas serra pari a zero da raggiungere durante la seconda metà del XXI secolo. Nella versione adottata dell’Accordo di Parigi, le parti si impegneranno anche di “proseguire gli sforzi per” limitare l’aumento della temperatura di 1,5 °C.
Secondo alcuni scienziati, l’obiettivo di 1,5 °C richiederà l’inizio delle "emissioni zero" a partire da un periodo compreso tra il 2030 e il 2050.
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