I giacimenti di idrocarburi, prima del processo di estrazione, hanno trattenuto il petrolio o il gas naturale per milioni di anni; per questo sono considerati dei siti sicuri per il confinamento geologico della CO2. Di essi se ne conoscono le caratteristiche in dettaglio, in quanto sono stati ampiamente studiati durante la fase di identificazione e valutazione della loro idoneità e poi diffusamente monitorati durante il periodo del loro sfruttamento.
Nelle fasi finali dell’attività estrattiva non si riescono mai ad estrarre tutti gli idrocarburi presenti nel giacimento. Questo perché la pressione dei fluidi (gas naturale o petrolio) diminuisce sino ad impedirne la fuoriuscita. Per aumentare il rendimento dell’estrazione, che normalmente non supera il 40% si può, tramite le tecniche EOR & EGR (Enhanced Oil & Gas Recovery – Recupero assistito di petrolio e di gas), iniettare nel giacimento acqua o CO2 per aumentare la pressione e recuperare così ulteriori quantità di idrocarburi che altrimenti resterebbero nel giacimento.
La tecnica EOR che utilizza CO2 è stata impiegata sin dagli anni 60 soprattutto negli Stati Uniti ed ha permesso di confinare sinora nei giacimenti di idrocarburi decine di milioni di tonnellate di CO2.